Per il diritto alla speranza

 
“PER IL DIRITTO ALLA SPERANZA”
 
Difendiamo i nostri ideali
 
perché occorre rendere dignità e fierezza a questo Stato
perché crediamo che una politica pulita sia possibile
perché vogliamo che essa sia al servizio dei cittadini
perché sia accessibile, comprensibile, trasparente, non inquinata
perché non vogliamo vergognarci di essere italiani
perché non vogliamo rinunciare alla speranza in un mondo migliore.
 
La politica deve fare propri i valori e i principi irrinunciabili che regolano la società civile, in assenza dei quali non può esserci futuro.
La politica deve far conciliare lo sviluppo con il rispetto dell’uomo e della terra che lo ospita.
Le armi da usare in questa rivoluzione sono l’onestà, il rispetto, la solidarietà, la lealtà, la sincerità, la correttezza.
 
I politici devono essere scelti tra persone di alta integrità morale, che abbiano il senso dello Stato e che sappiano anteporre e privilegiare gli interessi pubblici a quelli privati.
Occorrono uomini che abbiano il coraggio di rivoluzionare la politica con le armi dell’intelligenza, dell’integrità, della moralità, della saggezza, del dialogo.
E la politica deve esigere dei Gentiluomini.
Le cariche politiche non sono impieghi a tempo indeterminato.
Chi ricopre troppo a lungo cariche pubbliche, facilmente perde il senso del lecito e dell’illecito.
Il ricambio è condizione determinante per evitare il diffondersi della corruzione, della concussione, dell’inquinamento mafioso.
 
No alla furbizia e alla prepotenza.
No all’arroganza e all’egoismo.
No all’arrivismo e alla falsità.
Sì all’intelligenza e al rispetto.
Sì alla solidarietà e all’onestà.
Sì alla sincerità e alla lealtà.
Sì alla correttezza.
 
Queste parole non sono banalità passate di moda, ma valori e diritti da difendere per chi non vuol rinunciare a sperare in un mondo migliore.
Questa sarà la sfida del domani, che deve cominciare oggi.
 
 
                                               
Questa lettera aperta è stata consegnata al Capogabinetto del Comune di Firenze il 2 dicembre 2009, affinché la consegnasse al Sindaco Matteo Renzi, il più accessibile tra gli uomini politici.
Quando: 
2 dicembre 2009
Genere: 
lettera aperta