La Loggia a i' Piazzale

 

Oggi la passeggiata quotidiana con la vecchia madre ci ha portato al Piazzale Michelangelo.
I’ Piazzale, per i fiorentini.
Giornata di caldo africano.
Come nel salone del parrucchiere, a finestre chiuse, senza condizionatore, con tutti i caschi accesi.
Ci sediamo allo stesso bar della volta scorsa, ma le sedie sono bollenti, i ventilatori spruzzano acqua vaporizzata senza dare nessun sollievo, si soffoca. Usciamo.
Un certo riguardo mi trattiene, prima di dirigermi verso La Loggia, di cui ancora conservo un immagine d’altri tempi, aristocratica e lussuosa.
L’insegna dice “Ristorante – Bar – Caffetteria”.
“Lassù è caro, ma si starebbe bene”. La sua frase mi fa decidere.
Ma sì. Oggi ti porto alla Loggia.
Sediamo al tavolino. L’aria è sempre soffocante, ma siamo più in alto, intorno ci sono alberi e spazio aperto. Si sta quasi bene.
In un angolo del giardino una coppia di musicisti sta allestendo uno spazio per la musica, forse si stanno preparando a suonare per gli ospiti della cena.
Ordiniamo frappè alla banana.
Resto piacevolmente sorpresa dal prezzo della bevanda, inferiore a quello trovato in altri locali.
Sono ancora più sorpresa quando il musicista comincia a suonare la sua chitarra.
Piccioni girelloni passeggiano fra i tavolini, becchettando briciole cadute dai tavolini.
La musica rende gaio e festante questo scialbo opprimente pomeriggio.
Lei fuma, seduta, dentro un abitino rosso, con gli occhiali dalla montatura vistosa, silenziosa, ma contenta di essere qui.
Grazie a Claudio e Donatella. Bravi musicisti di Prato, che ogni giorno tengono compagnia agli ospiti del locale interpretando la musica in modo discreto e delicato, una musica che non si appropria dello spazio intorno a te, ma gli fa da gradevole complemento.
Grazie a La Loggia, che fa sentire a suo agio chi si siede ai suoi tavoli e che considera ogni cliente una persona importante.

 

Quando: 
Martedi, 18 agosto 2009
Genere: 
Cronaca