Spider

Articolo di Serena Pesci
 
Ci sono cose che spesso osservi ma non 'vedi'.
Passano davanti ai tuoi occhi, quasi silenti, senza motivo.
Attraversano attimi della tua vita frenetica senza che tu te ne renda conto.
Tu le vedi passare, le osservi e le dimentichi.
Come quella piccola ragnatela che ho visto per la prima volta una ventina di giorni fa.
Era attaccata con un filo sottile allo specchietto laterale sinistro della mia macchina.
Io ero di corsa come quasi tutte le mattine, ma non l'avrei mai notata se la sera precedente non fossi stata costretta a parcheggiare la macchina in un posto diverso dal solito.
Lì, infatti, il sole filtrava attraverso le foglie dell'albero che si trovava proprio dietro
al parcheggio. E i suoi raggi illuminavano in quel momento lo specchietto.
E in controluce, facendo retromarcia, l'ho vista.

Non era molto grande, ma era costruita con una precisione da architetto.
Chissà da quanto era lì.
Svolazzava ad ogni mia curva, ad ogni mia sgassata, ma non si staccava.
L'ho portata con me fino al parcheggio dell'ufficio.
Poi, una volta salita e fagocitata dalle pratiche contabili, l'ho dimenticata.

Fino a 10 giorni fa.
L'ho rivista per un attimo dentro al tunnel dell'autolavaggio, un momento prima che venisse portata via dalle spazzole insaponate.
Come spesso succede quando si ha la mente sommersa da mille pensieri, la guardavo con lo sguardo perso...ovvero gli occhi erano puntati lì, ma la mente era altrove. 
Vista un attimo e dimenticata, per la seconda volta.
Domenica mattina ero in macchina con mio figlio.
L'aria era fresca e piacevole e avevo abbassato il finestrino per metà, senza accendere l'aria condizionata.
Una vocina da dietro ha detto: 'Mamma...guarda cosa c'è attaccato allo specchietto...'
Ho spostato lo sguardo e l'ho rivista.
Era un po’ più grande forse della volta precedente, ma costruita con la medesima precisione e attenzione.
L'architetto era lo stesso, impossibile sbagliarsi.
Mi è venuto quasi automatico.
Ho abbassato tutto il finestrino, ho allungato la mano e l'ho distrutta.
Mi sono tolta dalle dita qualche filo che mi era rimasto attaccato, ho ritirato su il finestrino e l'ho dimenticata.
Per la terza volta.
Fino a ieri mattina.
Di corsa come sempre sono arrivata fino al parcheggio, ho infilato la chiave nello sportello, sono salita...
E l'ho rivista.
In un attimo ho capito.

Nel mio specchietto non abita un ragno qualsiasi, ma un ragno speciale.
Un ragno che nonostante una stupida distratta non l'abbia quasi notato e gli abbia distrutto più volte
la ragnatela faticosamente costruita, non si è dato per sconfitto e non solo l'ha ricostruita più bella di prima, ma sempre esattamente nello stesso punto.

Questo piccolo essere mi ha dato un grande insegnamento.
E devo seguirlo se voglio continuare a lottare per andare avanti nella vita nonostante le difficoltà e le avversità.
Nonostante l'ignoranza e la superficialità delle persone.
Io devo essere più forte di loro. E andare avanti con le mie convinzioni.
E se qualcuno distruggerà il mio lavoro, io lo ricomincerò più bello di prima.
Imparerò dai miei sbagli e se la mia 'tela' sarà troppo sottile, la seconda volta la
costruirò più resistente.
Ma non smetterò di costruirla e ricostruirla.
A modo mio e nel posto che ho scelto.

Proprio come il mio piccolo amico ragno.

Quando: 
3 agosto 2010
Genere: 
Cronaca