Articolo di Sauro Silvestri
Qualche giorno fa è stato inaugurato un giardino per cani intitolato a Boh. Boh era un cane vecchio e malato per cui i loro padroni se ne erano disfatti gettandolo in un cassonetto dopo avergli tolto il chip. Una signora che aveva sentito i suoi lamenti, lo aveva raccolto e curato amorevolmente fino alla sua morte.
Non sapendo che nome avesse lo aveva chiamato Boh.
Boh è la parola breve e veloce che usiamo quando non sappiamo la risposta ad una domanda.
Chi era il proprietario del cane? Boh!
Perché lo aveva abbandonato? Boh!
Che nome aveva il cane? Boh!
Ecco, lo chiamerò Boh!
Ci sono tanti cani come Boh, abbandonati e maltrattati. Ma ci sono anche tanti altri Boh che cani non sono, perché sono persone.
Chi sono quei bambini che a migliaia muoiono ogni giorno per fame o per sete? Boh!
Chi sono quei bambini che ogni giorno muoiono a migliaia per malattie facilmente curabili? Boh!
Chi sono quei civili di ogni età che ogni giorno muoiono ammazzati in guerre che non hanno voluto? Boh!
Chi sono quei disgraziati morti in fondo al mare o ammazzati ad un confine perché cercavano una vita migliore lontano dalla loro terra? Boh!
E chi sono quei milioni di lavoratori, anche bambini, senza diritti e con paghe da fame che però arricchiscono qualche sciacallo? Boh!
Noi non sapremo mai chi sono quei Boh, ma sappiamo benissimo chi sono i responsabili dell’esistenza invisibile dei Boh.
I responsabili hanno nome e cognome, un indirizzo e spesso sono sulle prime pagine dei giornali o nei telegiornali. Sono i capi di stato e dei governi di tutto il mondo, sono i politici che li sostengono e li riveriscono, sono gli amministratori delegati e gli azionisti delle multinazionali, sono i padroni delle aziende sparse per il pianeta.
E siamo anche noi che tutto questo sappiamo, ma con la scusa che non possiamo farci niente, ce ne freghiamo, con la speranza di non diventare prima o poi, noi o i nostri figli, uno dei tanti Boh!