Alessandrina Leschan

Quando le antenne dormienti decidono di accendersi  può succedere di captare segnali di richiamo che siamo costretti a considerare; sono una forza irresistibile, una richiesta di attenzione, un invito inderogabile a non dimenticare e a non seppellire i ricordi. Se la mente e il cuore ascoltano il segnale si possono fare esperienze che vanno oltre la semplice casualità uscendone comunque arricchiti e soddisfatti.

A questo proposito voglio farvi leggere un’esperienza capitata ad un amico e che mi ha raccontato così:

“Un paio di settimane fa, come credo capiti spesso e a chiunque, mi sono svegliato - come cantavano le Gemelle Kessler- "con una musica in testa", anzi con il ritornello di una canzonetta che, pur essendo più che datata, comunque conoscevo bene. Avete mai sentito parlare del "TRIO LESCANO"? In poche parole era un trio di ragazze olandesi (LESCHAN) e italianizzate. Certamente le prime a portare nelle orecchie degli italiani i nuovi ritmi "SWING". Diventate famosissime e ricercatissime grazie alla radio tra gli anni 1935 e 1943, hanno rappresentato il sogno proibito di milioni di italiani, modelli di moda e pettinature per milioni di ragazze e signorine di tanti anni fa e compagne di spensierati momenti di gaiezza dei nostri padri e nonni. Non v'era nessuno, ma proprio nessuno infatti (e forse ancor oggi), che non avesse canticchiato qualcuna delle oltre trecento canzoni che riempivano i vecchi salotti comandati dalle radio Balilla e Marelli. ..."E' arrivato l'ambasciatore....Ma le gambe....Maramao perchè sei morto....La gelosia non è più di moda....Ciribiribin....Arriva Tazio.....Ba..ba...baciami Piccina....Camminando sotto la pioggia....Non dimenticar le mie parole....." e si potrebbe continuare per una mezza giornata. Ma quella che si era "impossessata" della mia testa quel mattino era certamente il loro "cavallo di battaglia"...TULIPAN!. ma che strano! e perchè poi proprio quella?. Bah! Tanto per parlare di coincidenze, la "stessa sera", girovagando per i canali in cerca di qualcosa da vedere, su RAI 5 mi imbatto in uno sceneggiato in replica che era stato mandato in onda la prima volta su RAI1 nel 2010: "Le ragazze dello swing", una raccontata veloce e sintetica della storia proprio di 'ste tre famose ragazze...dimenticate. Ancora bah!, strana combinazione. C'è da dire che io lo sceneggiato nel 2010 lo avevo visto con interesse perchè la riscrittura delle partiture delle canzoni esposte nella trasmissione era stata fatta dal mio amico Raffaele Minale, manco per niente citato da qualche parte nei titoli (come sempre accade). Dunque quelle canzoni, le più famose, le avevo già udite e riudite decine di volte, grazie al Maestro. Facciamola breve (l'avevo detto che ne veniva un romanzo!).
Certo un pò mi sono meravigliato di questa sorta di premonizione sulla programmazione televisiva. Ma sto caspita di "Tuli, tuli, tulipan",. anche a TV spenta, ancora mi sfarfallava per la testa! L'indomani...stessa cosa...non un quasi-incubo, però un quasi-fastidio. Mi sono messo in rete a spulciare un pò sulle biografie delle sorelle Lescano e - con grande sopresa - ho scoperto che una di loro, la maggiore (Alessandra o Sandrina o Alexandrina), a differenza delle altre (Giuditta e Caterinetta) di cui non si sapeva che fine avessero fatto, aveva trascorso gli ultimi anni della sua vita....quiiiiii...a Salsomaggiore, avendo - in età matura - sposato un Signore (Guido Franceschi) di Parma. La storia è quasi sempre la stessa: gloria, ricchezza, onori, riverenze, proposte e corteggiamenti da parte di principi e magnati e poi....l'oblio e spesso la miseria. E avevo letto: "Alessandra è sepolta nel cimitero di Salsomaggiore". Non ci ho pensato su e sono andato a cercarla. Nessun custode là dentro e per quanto chiedessi a tante persone, anche molto anziane...nessuno ne sapeva nulla. Ora, cercare tra oltre quarantamila loculi tutti rigorosamente uguali e senza sapere nemmeno bene quale nome cercare, non è sicuro impresa facile...come dire?...il classico ago.....Ci credete? Io dico che è solo fortuna...l'ho trovata quasi subito. Era là, accanto alla sua mamma, con qualche bisunto e spelacchiato fiore di carta (ma è legge del cimitero) vecchio di decenni....e mi permetto di dire....dimenticata. Lei, che ha devastato i sogni di milioni di persone,.. che ha accompagnato migliaia di soldati nei bui corridoi della guerra, che ha messo i mattoni per costruiire le fantasie più ottimistiche di un'intera generazione. Lei, sola.
Non ho fatto niente, se non regalare i pensieri che si portano in quei posti.
La sua tomba ha un pò di polvere in meno, oggi, I fiori sono nuovi (ho girato mezza provincia per trovarli). Non chiedetemi che fiori sono. Sono quelli che Lei voleva.
Perchè proprio da me?”

                                                         

 

Quando: 
novembre 2014
Genere: 
cronaca