La vita del poeta
scorre lenta
e sempre cheta.
Ogni pena l’alimenta
e fa scrivere, ad altri segreta
quello che il poeta senta.
I giorni del poeta
sono schivi e tutti uguali,
mai di un’ ora lieta.
Bensì assai rari
quelli che al vespro o mèta
al cuore restin cari.
Lo svago del poeta
è il più folle che ci sia:
chiuso come baco nella seta
a scrivere la sua malinconia
perché la vista altrui gli vieta
d’ affacciarsi sulla via.
E quanto l’arte del poeta
alle luci preferisce lo scenario
d’ ombra di una pineta.
E’ silenzioso e vario
il mestiere del poeta,
ah ma quanto è solitario!
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