La Rificolona


Lontano, nella notte a tarda ora,
lentamente dondola una luce,
poi un’altra, un’altra e tante ancora.
Li senti parlottare a bassa voce.
 
Son contadini con le lanterne in mano
che portano le loro mercanzie
sui mercati, laggiù, in fondo al piano
dove c’è Fiorenza con le sue abbazie.
 
Si trascinano dietro con fatica
i corpi stenti, ma con grandi cuori.
Le loro frasi, in lingua antica,
rivelano poche felicità e più dolori.
 
Oggi, la rimembranza del passato,
rivive questa festa della “rifricolona”
in riconoscenza di quel tempo andato
ed i bambini cantano “ona, ona, ona ..”
 
Questi lampioni di carta in allegria,
illuminati da una semplice candela,
spandono attorno colori e poesia
di quell’anime sane, avvolte in vecchia tela.
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