Le Terme di Petriolo

Martedì 19 maggio 2009

Dopo molti anni sono tornata alle terme di Petriolo per una giornata di svago.
Parlo dell’acqua sulfurea che, in questo luogo, sgorga caldissima dalle rocce e che ha formato nel corso dei secoli ampie vasche dove tutti possiamo fare il bagno e godere di questa meraviglia della natura liberamente, come ci spetta di diritto.
La buona notizia consiste nell’aver constatato che il posto è sempre bellissimo, anzi ancora più bello di prima, che l’acqua vi scorre sempre in abbondanza, per la gioia di tutti coloro che amano le acque termali.
Il fiume dove l’acqua termale defluisce, è pieno di cavedani che si tuffano a pesce sui batuffoli di muschio intriso di sostanze minerali che galleggiano qua e là.
Il timore era quello di trovare le rocce aride e asciutte, come mi è  successo di vedere a San Filippo, a Bagno Vignoni e a S.Giovanni di Rapolano, dove è stato consentito la deviazione delle acque termali per creare le piscine degli stabilimenti termali privati. Amministratori più sensibili e meno ciechi avrebbero potuto sì dare incremento alle terme private, ma nello stesso tempo mantenere inalterate quelle meraviglie che la natura era riuscita a creare nel corso dei secoli e che potevano continuare ad essere una notevole attrattiva turistica.
Grande è la responsabilità di chi ha fatto morire queste rocce che erano mantenute vive dalle acque calde che le accarezzavano arricchendole con le sostanze minerali che l’acqua portava con sé dalle profondità della terra.
Trarre profitto procurando danni irreversibili alla natura è un peccato grave. Capitale.

Quando: 
19 Maggio 2009
Genere: 
Turistico