Malasanità?

 

Articolo di Serena Pesci
 
Malasanità?
Dipende…
A fine settembre sono stata al Pronto Soccorso di Torregalli a Firenze, per una colica addominale dovuta ad un mio problema di endometriosi.
All’entrata sembrava l’Apocalisse…i poveri infermieri e inservienti si davano da fare più che potevano, ma quella sera il pronto soccorso sembrava essere stato preso d’assalto e le ambulanze continuavano ad arrivare con pazienti sofferenti.
Nonostante i forti dolori, vedendo quella scena ero tentata di andarmene…ma la gentilezza di una infermiera mi ha convinta a non farlo…meno male!
Ogni infermiera o medico che passava aveva una parola di conforto e uno sguardo gentile. Se un parente si affacciava a chiedere informazioni aveva sempre chi gli rispondeva.
Mi hanno messa su una barella in una stanza con altre 7 pazienti…8 pazienti in tutto, più il medico e l’infermiera in una stanza che ne avrebbe potute contenere al massimo 6…l’infermiera con un sorriso quando sono entrata ha detto: ‘Adesso facciamo le barelle a castello!’
Ho trovato un medico competente che ha preso sul serio i miei dolori e non mi ha ‘liquidata’ con un antidolorifico. Mi ha fatto fare esami accurati chiedendo continuamente consulti dai vari reparti.
Arrivata la notte, vista la confusione che c’era, hanno avuto l’accortezza di spostarmi in una stanzina buia e tranquilla che usano come ripostiglio, per farmi riposare più tranquillamente. Lo so, non era proprio il massimo ma non hanno voluto farmi stare nel corridoio e peggio ancora nella stanza dove c’era anche chi urlava. Ho apprezzato tantissimo questo gesto.
Al mattino dopo, al cambio di turno ho trovato altri medici e infermieri, ma nulla era cambiato. Stessa gentilezza e disponibilità. Hanno permesso al mio compagno di starmi vicino quando era possibile, mi hanno dato conforto fisico e psicologico.
Una volta trasferita in reparto (chirurgia d’urgenza) ho ricevuto lo stesso trattamento: ho avuto parole dolci e di conforto in ogni momento.
Le infermiere si sono presentate a me (come a tutte le altre pazienti del reparto) SEMPRE col sorriso sulle labbra.
Credetemi: per una persona che sta male e ha il pensiero non solo del suo dolore ma di quello dei suoi cari a casa, questo è fondamentale.
Lo so che questa dovrebbe essere la regola e non l’eccezione. Ma purtroppo spesso la realtà dei pronto soccorso e dei reparti di ospedale non è proprio questa, perciò restiamo stupiti quando ci viene riservato un trattamento ‘speciale’ che in realtà dovrebbe corrispondere alla normalità.
Per questo ringrazio chi fa questo lavoro con amore, quelle infermiere e quegli infermieri che ho avuto la fortuna di incontrare in quei giorni, perché siano da esempio per tutti.
Il loro lavoro è soprattutto AMORE.

 

Quando: 
fine settembre 2010
Genere: 
Cronaca