Ecco come si fa.
Prendere una bella manciata di fagioli secchi a testa, più una.
Qualità cannellini.
Sono più convenienti e per la minestra vanno benone.
Per lessarli, senza ricorrere alle dodic’ore di ammollo, procedere così.
Vi svelo il segreto di Lamicuoca.
Sssshhh…
Ricoprite i fagioli con abbondante acqua calda (usate un bollitore per scaldare l’acqua; è comodissimo).
Quando cominceranno a bollire essi verranno tutti in superficie.
A questo punto, spengete il fornello e aspettate che ritornino tutti sul fondo del tegame.
Accendete di nuovo il gas e continuate la cottura fino a lessarli completamente.
Avete fin qui imparato a cuocere i fagioli.
Nel caso però vogliate mangiarli lessi con tonno e cipolla, usate un altro tipo di fagioli: il coco nano.
Non si spappolano durante la cottura, ma rimangono bellini tondini.
Inoltre mettete nell’acqua con loro due foglie di salvia e due pomodori maturi.
Si sentiranno meno soli.
Andiamo avanti con la minestra.
Fate a fettine una cipolla e due spicchi d’aglio.
Fateli rosolare in un po’ d’olio d’oliva in un tegame o una pentola (a piacere).
Quando sono diventati biondi aggiungete un barattolo di pomodori pelati e il sale.
Girateli svelti svelti con il mestolo tenendoli a fuoco vivo per qualche secondo.
Versate poi nella pentola, i fagioli lessi con la loro acqua di cottura.
Fate bollire ancora piano piano, fino a che l’acqua non diventa cremosa.
Se volete, potete aggiungere i paternostri (tipo di pasta da minestrone, grandezza media che oggi chiamano “ditali rigati”).
Quantità: una manciata a testa, più una.
Altri tipi di pasta da minestra:
la grandinina, oggi detta “corallini”, adatta per il brodo,
le avemmarie, che sono dei paternostri più piccoli.