Camminando di buon passo questa mattina, mi sono improvvisamente imbattuta in una coppia di persone anziane, che camminavano sorreggendosi l’un l’altra.
Lui avanti, lei indietro di un passo, ma con la spalla destra quasi a toccare la spalla sinistra di lui.
Grigi i pantaloni e il gilè sopra una camicia bianca con le maniche arrotolate sotto il gomito.
Nera la gonna, la giacca rossa.
Camminano curvi, a piccoli passi svelti, in silenzio, a testa bassa.
Mi sono voltata per scrutarne i volti.
Pallidi, sofferenti, silenziosi, vecchi.
Ma la loro volontà di camminare, la si poteva percepire anche dall’esterno.
Non si erano arresi. Non si erano chiusi in casa a far compagnia ai loro acciacchi.
Erano fuori. E avevano una meta: il parco di Villa Vogel.
“Usciamo, vieni, andiamo per la strada
camminiamo vicini fra la gente.
Lasciamo quaggiù in fondo quest’angoscia.
Guardami in faccia: sono sempre io.
Sono sempre la stessa di una volta,
di un tempo, non di ieri, sono io.
Sembra che tutto sia predestinato.
scritto fino alla fine dei miei giorni,
sembra che vita più non ce ne sia….
dammi una mano, invecchio, andiamo via.
Usciamo, non lasciar che mi rinchiuda
fra queste quattro mura imbellettate,
stammi vicino: fammi compagnia.”
Questi versi di Antonella Baldi, mesti e dolcissimi, si accompagnano al racconto e lo sanno illustrare poeticamente.
La poesia si intitola “Colloquio” è tratta dalla raccolta “Tunisia” edita da Delos Firenze.
Quando:
06 Giugno 2009
Genere:
Cronaca