Dopo cinque anni ho varcato di nuovo le porte di Torregalli, per meglio dire “Il nuovo S. Giovanni di Dio” (anche se io preferisco chiamarlo con il nome laico, come del resto fanno tutti i cittadini di Firenze).
- Dove vai a farti le analisi?
- A Torregalli!
- Chi ti ha operato?
- Il Professore Pinco Pallo di Torregalli.
- Sei infermiere? Dove?
- A Torregalli!
Ecco.
Funziona più o meno così.
Anche perché se uno dicesse “Sangiovannididdio”, quando ha finito di dirlo sarebbe già da dimettere.
Torregalli è un ospedale. Un grande ospedale della Toscana.
Sono dovuta correre qui con l’anziana madre 87enne e con tutti i suoi coccini rotti, femore, polso e due costole.
E qui, al primo piano che ospita diversi reparti, tra i quali quello di Traumatologia diretto dal Dr. Alessandro Petrini, ho trovato tutto quello che si desidera trovare quando il destino trasforma una persona sana in un paziente bisognoso di cure.
Per prima cosa il reparto funziona come un grande albergo.
All’ingresso siamo accolti, vi giuro è il termine giusto, siamo “accolti” dal personale della “reception”, il quale si preoccupa di sapere cosa desideri e se hai bisogno di qualcosa.
Chi arriva qui, con l’animo straziato dalla preoccupazione e dall’angoscia per la salute del proprio caro, prova la sensazione di trovarsi tra persone amiche e in mani sicure.
Non so se tutti i reparti e tutti gli ospedali hanno adottato lo stesso metodo di accoglienza, sta di fatto che in questo reparto c’è ed è di grande aiuto.
L’ora del NON PASSO è rigidamente applicata, ma se suoni il campanello c’è chi ti apre subito la porta e risponde con cortesia alle tue richieste.
Vi pare poco?
Ho trovato professionalità, disponibilità e gentilezza da parte di tutto lo staff medico ed infermieristico e una cura attenta e paziente per tutti i malati, anche per quelli ultra ottantenni.
Qui la persona è considerata tale qualunque età ella abbia.
Come tacere poi delle assistenti sociali che ti ricevono al quinto piano, stanza numero sette, che ti offrono il loro orecchio dove puoi rovesciarci tutta la preoccupazione per il futuro destino del tuo vecchietto, ti ascoltano pazientemente e ti offrono spesso la soluzione che cercavi.
Dunque grazie Torregalli.
La sanità pubblica in Toscana è una buona cosa.
E’ dalla parte dei malati.
E' dalla parte dei familiari che li assistono.
Quando:
9 settembre 2010
Genere:
Cronaca