Zuppa Yvette (azzurra)

La zucca gialla, che appartiene alla famiglia delle cucurbitacee (non lo avrei mai saputo se non me lo avesse detto immimarito ..), è un alimento assolutamente innocuo, insignificante, insipido, stupidino, insomma ‘un sa di nulla, ma pare abbia poteri calmanti, quindi particolarmente adatto da somministrare alle persone che hanno i nervi a fior di pelle.
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Non mi era mai passato per la testa che potesse servire a qualcosa, fino a che Yvette non me ne ha regalata mezza (lunghezza 80 centimetri, larghezza 50, ehp) insegnandomi anche il modo di fare questo passato di verdura.
Tagliate un paio di cipolle a cerchi sottili (lo sapete che mangiare una cipolla la settimana riduce il rischio di infarto cardiaco?) aggiungete due spicchi d’aglio a fettine e fateli rosolare in olio d’oliva con un po’ di peperoncino.
Nel frattempo tagliate a cubi la parte gialla della zucca, sbucciate le patate e tagliatele a quadretti (cucinando potete ripassare la geometria) e rovesciate tutto nella pentola sopra il soffritto. Aggiungete acqua calda, fino a ricoprire gli ingredienti, ma senza esagerare, altrimenti la zuppa non verrà cremosa, come si addice ad una crema vellutata.
Fate cuocere fino a che le patate e le zucche si possano bucare con uno stecchino da denti.
A fine cottura togliete la pentola dal fuoco, spengete il gas, immergete nella pentola il frullatore a immersione, pigiate il bottone e fatelo girare fino a che tutti gli ingredienti si trasformeranno in una crema arancione, liscia e vellutata pronta ad essere versata nelle scodelle e mangiata con dell’olio d’oliva e una bella grattata di formaggio.
Se avete dei fagioli lessi caldi e li aggiungete alla zuppa, ci sarà da leccarsi i baffi.
 
 
 
 
 
 
 
 

 

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