Non aveva mai avuto soldi da spendere senza rifletterci bene e in questo periodo, privo di un lavoro sicuro con due figli da mantenere, niente era facile.
Vigilia di Natale. A quell'ora tutti stavano per andarsene a casa.
I bambini sicuramente aspettavano il suo ritorno con impazienza.
Ma prima che un venditore di abeti ancora in strada, buttasse via ciò che gli era rimasto, lui avrebbe trovato quello che cercava.
Eccone uno!
Fermò la vecchia Lambretta e si avvicinò.
Menomale, era vicino a casa.
Cercò quello che gli serviva: un tronco con la cima spelacchiata, che aveva, qua e là, qualche ramo ed altri rami tagliati. Poi parlottò con il venditore che non volle soldi, perché erano solo scarti.
Bene! Legò con una corda i rami che aveva raccolto, anche il lungo tronco, che era essenziale per il suo progetto, caricò il tutto sulla Lambretta, e piano piano, andò verso casa.
Lo sapeva! Con quel freddo, eccoli lì, tutt'e due, alla finestra, ad attendere il suo ritorno!
Non fece nemmeno in tempo ad entrare, si precipitarono ad aprire prima che arrivasse in cima alle scale.
Erano pronti per iniziare, ma a lui occorreva un altro po' di lavoro.
Mise a terra quel che aveva portato e prese gli attrezzi: un coltello a serramanico resistente e ben affilato, un punteruolo, un vaso di coccio abbastanza grande e la terra.
Si mise con pazienza, ad appuntire i rami dopo averli misurati e tagliati alla giusta lunghezza.
Con il punteruolo fece, nel tronco, tanti buchi e in ognuno, infilò i rami preparati alternandoli con quelli che già c'erano.
Dopo averne saggiato la resistenza, lo mise nel vaso pieno di terra bloccandolo bene in fondo.
Ed ecco l'albero di Natale!!
Proporzionato, senza vuoti, pieno di rami.
I bambini erano contenti, e finalmente potevano togliere dalle scatole le decorazioni ereditate, non si sapeva neanche come, da persone della famiglia.
Lo misero al suo posto, vicino al presepio che era già finito e cominciarono subito ad addobbarlo.
Anche per quest'anno avevano il loro albero.