Chi ha avuto la sfortuna di imbattersi in un “sedano rapa”, non ripeterà mai più l’errore di metterlo nel carrello della spesa per portarselo a casa.
Già il nome evoca favole.
“C’era una volta nel paese di Accendi Pipa, un grillo talpa che fumava l’erba pipa e che andava pazzo per il sedano rapa….”
Il sedano rapa io l’ho fatto in umido.
OGGI.
Ancora non so come sia venuto, perché lo mangerò a cena.
Affettate una cipolla e fatela soffriggere in un po’ d’olio con qualche spicchio d’aglio.
Aggiungete il sedano rapa, sbucciato e fatto a fette di circa 1 cm di altezza e 4 cm di lunghezza.
Mi raccomando di rispettare le misure, perché hanno un’importanza fondamentale.
Aggiungete un po’ di sale, pepe e peperoncino e fate insaporire a fuoco moderato.
Lavate e dividete a metà una bella quantità di pomodori ciliegini (10) e aggiungeteli in padella.
Fate insaporire anche loro.
Infine aggiungete dell’acqua calda che farete bollire dolcemente fino a che i sedani rapa si saranno ammorbiditi e l’acqua ritirata quanto basta per formare un sughetto, ottimo per inzupparci il pane.
(Sono le ore 7 di sera. Sono andata ad assaggiare il “manicaretto” prima di pubblicare la ricetta.
E’ commestibile, ma il “sedano rapa” lo fo rimangiare al grillo talpa ….)
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