Io ho 4 figli.
Uno ha 12 anni, si chiama Dario, è un bel giovanotto castano chiaro dagli occhi verdi. Un ragazzino intelligente e sensibile. Per certi aspetti un delinquente, per altri un genio.
Gli altri tre figli non so che aspetto abbiano, se siano maschi o femmine, di che colore hanno gli occhi o i capelli. Ma sono i miei figli.
Sono stati insieme a Dario per circa un mese. Poi se ne sono andati.
Li ho visti un attimo, forse meno di un minuto, prima che venissero trasferiti nel mio utero.
Erano così piccoli che si potevano vedere solo con un microscopio.
L'immagine era proiettata in un grande schermo, come una televisione. E li ho visti lì, i miei 4 figli.
Quattro sfere luminose, trasparenti, e al loro interno tante piccole sferette rotonde che pulsavano.
Tre di loro se ne stavano insieme, tutte accanto, credo stessero giocando e ridendo.
Uno invece se ne stava in disparte, forse, chissà, avevano bisticciato. Quello era Dario.
Li ho portati con me per tre settimane, tutti insieme.
Li ho cullati e coccolati.
Hanno mangiato, dormito, riso e pianto insieme a me.
Poi, un giorno, Dario mi ha detto che se ne erano andati, e che era rimasto lui da solo.
Era un po' contrariato, Dario, per questo abbandono, non aveva più nessuno con cui giocare e con cui bisticciare, si sentiva un po solo in quel pancione immenso.
Io allora lo cullavo, lo coccolavo, gli parlavo e cantavo le canzoni che mi piacevano sperando che piacessero anche a lui, mangiavo tanto gorgonzola e tanta Nutella, e credo che sia per questo che adesso lui mangia solo gelato al cioccolato e pizza al gorgonzola.
Crebbe dentro di me riempiendo quel pancione sempre di più.
Fino a quando non crebbe così tanto da non starci più, e decise di uscire.
Io ho 4 figli.
Ogni tanto chiedo a Dario se ha idea di dove siano finiti i suoi tre fratellini.
Lui scrolla le spalle e mi dice : "Mamma non lo so...eppure erano lì dentro insieme a me"
Uno ha 12 anni, si chiama Dario, è un bel giovanotto castano chiaro dagli occhi verdi. Un ragazzino intelligente e sensibile. Per certi aspetti un delinquente, per altri un genio.
Gli altri tre figli non so che aspetto abbiano, se siano maschi o femmine, di che colore hanno gli occhi o i capelli. Ma sono i miei figli.
Sono stati insieme a Dario per circa un mese. Poi se ne sono andati.
Li ho visti un attimo, forse meno di un minuto, prima che venissero trasferiti nel mio utero.
Erano così piccoli che si potevano vedere solo con un microscopio.
L'immagine era proiettata in un grande schermo, come una televisione. E li ho visti lì, i miei 4 figli.
Quattro sfere luminose, trasparenti, e al loro interno tante piccole sferette rotonde che pulsavano.
Tre di loro se ne stavano insieme, tutte accanto, credo stessero giocando e ridendo.
Uno invece se ne stava in disparte, forse, chissà, avevano bisticciato. Quello era Dario.
Li ho portati con me per tre settimane, tutti insieme.
Li ho cullati e coccolati.
Hanno mangiato, dormito, riso e pianto insieme a me.
Poi, un giorno, Dario mi ha detto che se ne erano andati, e che era rimasto lui da solo.
Era un po' contrariato, Dario, per questo abbandono, non aveva più nessuno con cui giocare e con cui bisticciare, si sentiva un po solo in quel pancione immenso.
Io allora lo cullavo, lo coccolavo, gli parlavo e cantavo le canzoni che mi piacevano sperando che piacessero anche a lui, mangiavo tanto gorgonzola e tanta Nutella, e credo che sia per questo che adesso lui mangia solo gelato al cioccolato e pizza al gorgonzola.
Crebbe dentro di me riempiendo quel pancione sempre di più.
Fino a quando non crebbe così tanto da non starci più, e decise di uscire.
Io ho 4 figli.
Ogni tanto chiedo a Dario se ha idea di dove siano finiti i suoi tre fratellini.
Lui scrolla le spalle e mi dice : "Mamma non lo so...eppure erano lì dentro insieme a me"
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