UNA DONNA SUL TRENO AL TEMPO DEL CORONA VIRUS
Era un treno come tanti altri, anche se io di treni non ne conoscevo molti. Non erano più i tempi di quando tutte le mattine ne prendevo uno per andare e tornare da scuola, ma quella mattina dovevo andare a Firenze e non avevo voglia di stare attento ai viali, alle macchine che li percorrevano con protervia e presunzione, con prepotenza. Un treno moderno che sembrava nato vecchio, fatto con materiale che voleva essere frivolo nei colori.